Lo studio della Terra e la sua evoluzione sembrano semplici, ma dietro ci sono secoli di teorie e studi scientifici, controversie e scontri tra scienziati, ma solo grazie a tutto questo oggi possiamo sapere al meglio come si è formata la Terra e tutte le sue evoluzioni.
Ma partiamo dall’inizio. Cos’è la Geologia?
La Geologia è la scienza che studia la terra, tutti lo sappiamo, ma non tutti sanno che è anche uno dei campi più discussi e controversi della storia. Centinaia di studiosi hanno da sempre cercato di dare una spiegazione alla formazione della Terra, grazie anche a studi complessi e tesi innovative.
La figura del geologo nasce nel XVIII secolo solo come naturalista che classifica minerali e rocce, ma successivamente inizia a usare i fossili come strumento per tracciare gli avvenimenti storici e ricostruire la storia della Terra.
Lo scopo della Geologia quindi è ricostruire i cambiamenti avvenuti nei vari “tempi geologici” (milioni o miliardi di anni), ricostruendo cosa è avvenuto alla Terra ma anche ai pianeti vicini al nostro, così da poter capire meglio cosa abbiamo vissuto e prevenire certi eventi, che si ripetono periodicamente.
Le prime teorie
Sin dalla nascita della civiltà l’uomo ha sempre cercato di spiegare la formazione della Terra, partendo dalle prime civiltà mediterranee, come Fenici, Egiziani ed Etruschi fino ad arrivare alle grandi civiltà asiatiche come i Cinesi.
Questo studio non venne solo attuato grazie agli “studiosi delle rocce”, ma anche a filosofi e scrittori. Grande contributo infatti, soprattutto nella divulgazione, è stato dato da questi ultimi, che grazie a trattati, poesie e testi hanno potuto raccontare e iniziare una classificazione delle rocce.
Sicuramente i primi a parlarne apertamente sono i filosofi del VI secolo a.C.. Loro ricercavano l’elemento originario (“archè“) , cioè l’elemento da cui tutto si genera, in vari elementi nel mondo, come Talete che lo riscontrava nell’acqua, Eraclito nel fuoco e Anassimene nell’aria.
Per la letteratura il più famoso è sicuramente Plinio il Vecchio, con la sua raccolta Naturalis historia, dove divide e classifica tutte le rocce e minerali conosciuti all’epoca, parlando degli utilizzi e delle loro proprietà.
Nettunisti contro plutonisti
Intorno alla seconda metà del ‘700 ci fu uno dei contrasti più aspri della storia in ambito scientifico, il quale vedeva sfidarsi i nettunisti contro i plutonisti.
Il nettunismo, guidato da Abraham G. Werner riteneva che le rocce si fossero formate a freddo sul fondo del mare a causa di fenomeni chimici o meccanici e, a seguito del “diluvio universale” riversate sulla terra. Le rocce quindi venivano distinte a seconda dell’età in antidiluviane e postdiluviane. Il nome “nettunismo” infatti, deriva da Nettuno, Dio del mare per i romani.
La seconda corrente di pensiero guidata dallo scozzese James Hutton prediligeva l’idea che a creare le rocce fosse stato il magma, il quale dopo che i sedimenti si depositano in fondo al mare e si stratificano, li spacca creando nuove masse continentali in un ciclo continuo. In questo caso il nome “plutonisti” prende spunto dal Dio degli inferi Plutone.
Creazionisti e catastrofisti contro attualisti
Nel corso degli anni ci fu un altro importante contrasto fra geologi riguardante la creazione e l’evoluzione della Terra.
L’idea di una Terra fissa e immutabile dalla sua creazione fino ad oggi è alla base del pensiero dei creazionisti. Loro credono che la Terra con tutti i suoi elementi è stata creata da Dio, e che quindi le caratteristiche che possiedono oggi le hanno sempre avute, invariabili nel tempo.
Il catastrofismo sostiene invece che la storia della Terra sia stata un susseguirsi di eventi catastrofici, che avrebbero spaccato la Terra, facendo sorgere montagne e estinguere specie nel tempo di pochi giorni o addirittura una notte.
In opposizione a queste due teorie si fece avanti ancora una volta James Hutton con la teoria dell’attualismo. Essa afferma che il mondo come lo conosciamo noi si è formato solo a causa di un susseguirsi di eventi lentissimi, che hanno portato al cambiamento della morfologia della terra e delle specie animali.
L’attualismo
Il primo vero testo didattico di geologia è di Charles Lyell (Principi di geologia, 1833). Nel suo libro Lyell sostiene l’attualismo e la tesi secondo la quale osservando i fenomeni geologici attuali si possono spiegare anche quelli del passato, portando anche numerosi esempi da lui osservati in varie parti della Terra.
Lo stesso Charles Darwin nei suoi viaggi porterà con se una copia di questo libro, abbracciando pienamente le ideologie di Lyell e dell’attualismo. Grazie a questo Darwin in seguito scriverà L’origine delle specie, il saggio in cui parla di come gli animali, come la Terra, cambiano ed evolvono gradualmente.
Anche se molte di queste idee oggi sono confutate e sembrano impensabili, per l’epoca erano innovative e intraprendenti. Senza uno scambio di idee o un confronto tra le parti nel passato molte scoperte oggi non sarebbero potute avvenire, solo grazie a queste grandi menti che hanno fondato le basi per le odierne scienze noi oggi possiamo vantarci di essere migliori e più capaci.
E tu, che ne pensi degli scienziati che hanno fatto la storia con le loro teorie?
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Articolo di: Alessio Spinelli
Fonti: Treccani, “La Terra, un’introduzione al pianeta vivente” Zanichelli
