Le domande dell’umanità riguardo l’origine dell’Universo e della vita, così come la conosciamo, hanno spinto a cercare risposte tangibili. Infatti, grazie alle numerose missioni spaziali realizzate nel corso degli anni, siamo riusciti a comprendere aspetti che una volta sembravano impossibili.
Ma se fosse l’Universo a giungere da noi? Entriamo nel mondo delle meteoriti!
Frammenti di Universo
Le meteoriti sono frammenti (di dimensioni maggiori di 1 mm) di asteroidi, comete, pianeti che possono intercettare l’orbita terrestre. Esse resistono all’attrito dovuto al contatto con la nostra atmosfera e cadono sulla superficie terrestre, trasportando le preziose informazioni del corpo dal quale provengono. Resistere all’attrito costituisce un requisito essenziale per questi piccoli frammenti spaziali: è proprio grazie a questa condizione, infatti, che le meteoriti possono essere campionate sul pianeta e, di conseguenza, studiate. Questo non è affatto scontato, poiché non tutti i corpi extraterrestri che che entrano in atmosfera riescono a raggiungere il suolo.
A tal proposito, è bene fare chiarezza sulle terminologie diffuse impropriamente sul web o, talvolta, sui libri di testo.
Meteoroidi, meteore, meteoriti: perché è sbagliato considerarli sinonimi
Molte volte ci si riferisce con questi termini per identificare la stessa cosa o lo stesso fenomeno. Va detto, però, che sono terminologie scientificamente diverse e che quindi richiedono un utilizzo appropriato. Si definisce meteoroide un oggetto naturale solido che orbita attorno al Sole. Con il termine meteora, invece, si fa riferimento al solo fenomeno luminoso che avviene quando un corpo extraterrestre (meteoroide) che, dopo aver viaggiato nell’universo, entra in atmosfera e, a causa dell’attrito, esso viene completamente disgregato (la famosa stella cadente).
Il meteoroide che impatta sulla superficie terrestre, invece, viene definito meteorite.
Come sono fatte le meteoriti
La classificazione delle meteoriti è complicata e richiede studi di dettaglio. Tuttavia, semplificando al massimo, possiamo riconoscere tre principali famiglie in base alla composizione chimico-mineralogica: le ferrose (costituite da leghe di Fe-Ni), le roccioso-ferrose (dove le leghe di Fe-Ni coesistono con i minerali silicatici quali olive e/o pirosseni) e le rocciose (in cui la quantità di leghe Fe-Ni è esigua rispetto ai silicati).
Gli isotopi dell’ossigeno
La classificazione delle meteoriti passa anche attraverso l’analisi degli isotopi dell’ossigeno. Infatti, le numerose classi di meteoriti possono essere distinte grazie all’impronta isotopica pur avendo una composizione mineralogica simile! Gli isotopi dell’ossigeno ci permettono, quindi, di capire la derivazione delle meteoriti (Luna, Marte o asteroidi come Vesta), ma anche di tornare alle prime fasi evolutive della nebulosa solare.

Importanza e contributo scientifico
Le meteoriti che viaggiano nello spazio e raggiungono la Terra sono fondamentali per lo studio dell’Universo e, soprattutto, del Sistema Solare. Molti minerali di cui sono costituite, infatti, sono gli stessi che troviamo sul nostro pianeta e questo ci permette di studiarle con le stesse tecniche con cui analizziamo le rocce terrestri. Dai minerali è possibile risalire alle condizioni di formazione e agli eventi geologici che questi corpi hanno subito nel corso della loro evoluzione. Inoltre, alcune di esse possono avere una età equiparabile a quella del Sistema Solare, ovvero 4,6 miliardi di anni!
Conclusione
Le meteoriti sono frammenti di Universo che attraversano la nostra atmosfera, resistono all’attrito e impattano al suolo permettendoci di recuperarle e studiarle con le medesime tecniche analitiche con le quali analizziamo le rocce terrestri. La loro importanza è legata alla composizione chimica e mineralogica che può fornire preziose informazioni sui processi che le hanno generate, trasformate e che le hanno rese così come noi le rinveniamo. Conoscere tutto ciò, permette alla comunità scientifica di capire come sono fatti l’Universo e il Sistema Solare, fornendo un contributo speciale senza che l’uomo vada necessariamente nello spazio!
Incredibile come una roccia di piccole dimensioni possa celare segreti primordiali, non è vero?
Per altri contenuti, esplora AstroCuriosità!
Autore dell’articolo: Giovanni Fanelli