Grazie al Very Large Telescope (VLT) dell’ESO (European Southern Observatory), questa è la prima volta che abbiamo una solida prova dell’esistenza di un pianeta con 2 soli. “2M1510 (AB) b“, questo il nome dell’esopianeta in questione, orbita attorno a due nane brune disegnando un angolo di 90 gradi.
Qualche dettaglio sulla scoperta di “2M1510 (AB) b”
La scoperta è avvenuta con l’utilizzo del VLT in Cile. Con esso i ricercatori hanno catturato questo stranissimo esopianeta a circa 120 anni luce di distanza da noi. Tale pianeta con 2 soli orbita attorno a delle nane brune aventi circa trentacinque volte la massa di Giove.
Le due nane brune sono legate gravitazionalmente e orbitano vicine l’una all’altra, a una distanza pari ad appena il 4% della distanza tra la Terra e il Sole. Il pianeta 2M1510 (AB) b presenta un’orbita davvero unica.

Credit: DESI Legacy Survey/D. Lang (Perimeter Institute)
Invece di seguire il piano orbitale su cui poggiano le due nane brune, il pianeta dai 2 soli orbita quasi perpendicolarmente a tale piano, un’orbita che viene chiamata “polare”, con un periodo di circa un centinaio di giorni.
“Un satellite in orbita polare attorno alla Terra sarebbe un satellite che transiterebbe sopra il polo nord e il polo sud. Quindi su un’orbita inclinata di 90 gradi rispetto all’asse di rotazione terrestre“, ha affermato Thomas Baycroft, dottorando in astronomia presso l’Università di Birmingham.
Questo pianeta con 2 soli è davvero unico nel suo genere?
Pianeti polari attorno a stelle singole erano già stati trovati in precedenza. Ma grazie al Very Large Telescope questa è la prima volta che troviamo un tale pianeta in orbita polare attorno a 2 stelle.
Le due nane brune in realtà apparirebbero come un’unica sorgente luminosa nel cielo, ma gli astronomi sanno che sono due perché si eclissano periodicamente a vicenda.
Utilizzando lo spettrografo UVES del VLT, hanno misurato la loro velocità orbitale e notato che le loro orbite cambiano nel tempo. Dopo aver ragionevolmente escluso altre spiegazioni, hanno concluso che l’attrazione gravitazionale di un pianeta in orbita polare fosse l’unico modo per spiegare il moto delle nane brune.
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