La missione Fram 2 ha segnato un capitolo senza precedenti nella storia dell’esplorazione spaziale, portando per la prima volta un equipaggio umano in orbita polare attorno alla Terra. Questa impresa ha aperto nuove frontiere nella comprensione delle regioni polari e dei fenomeni atmosferici ad esse associati.
Origini e obiettivi della missione
Fram 2 prende il nome dalla storica nave norvegese “Fram”, utilizzata tra il 1893 e il 1912 per pionieristiche spedizioni nell’Artico e nell’Antartico. La missione è stata concepita con l’obiettivo di studiare le regioni polari terrestri e il loro ambiente spaziale, offrendo una prospettiva unica su fenomeni atmosferici e spaziali finora poco esplorati.

Credit: Space X
Dettagli tecnici e pianificazione
Il suo lancio è avvenuto il 31 marzo 2025 dal Kennedy Space Center in Florida, utilizzando un razzo Falcon 9 di SpaceX. La navicella Crew Dragon Resilience è stata inserita in un’orbita terrestre bassa con un’inclinazione di 90 gradi, permettendo il sorvolo di entrambi i poli terrestri ad un’altitudine compresa tra 425 e 450 km.
Equipaggio e ruoli in Fram 2
L’equipaggio di Fram 2 era composto da quattro membri:
- Chun Wang: imprenditore maltese e comandante della missione, noto per aver fondato il primo pool di mining di bitcoin in Cina nel 2013.
- Jannicke Mikkelsen: regista e direttrice della fotografia norvegese, ha ricoperto il ruolo di comandante del veicolo spaziale. È riconosciuta per il suo lavoro innovativo con la tecnologia cinematografica in ambienti estremi e per aver stabilito un record mondiale per la circumnavigazione più veloce della Terra attraverso i poli.
- Eric Philips: esploratore polare australiano e pilota della missione, con esperienza in spedizioni sciistiche ai poli Nord e Sud.
- Rabea Rogge: ricercatrice tedesca in robotica, ha svolto il ruolo di specialista di missione. Ha studiato ingegneria elettrica e tecnologia dell’informazione all’ETH di Zurigo e ha completato il suo dottorato presso l’università norvegese di Scienza e Tecnologia.

Credit: Space X
Attività scientifiche e risultati
Durante la missione, l’equipaggio ha condotto una serie di esperimenti scientifici focalizzati su
- Osservazione di fenomeni atmosferici: studio di emissioni luminose insolite simili alle aurore, con particolare attenzione al fenomeno noto come STEVE (Strong Thermal Emission Velocity Enhancement), osservato ad altitudini comprese tra 400 e 500 km sopra l’atmosfera terrestre.
- Effetti del volo spaziale sul corpo umano: inclusa la cattura della prima immagine a raggi X di un essere umano nello spazio, per comprendere meglio gli effetti della microgravità sulla salute umana.
- Trasmissioni in Slow-scan Television (SSTV): Rabea Rogge ha effettuato trasmissioni di immagini via radio amatoriale destinate a gruppi educativi, nell’ambito dell’evento denominato FRAM 2 Ham.
Il futuro dell’esplorazione polare
La conclusione positiva di Fram 2 rappresenta un passo significativo nell’esplorazione delle regioni polari terrestri. I dati raccolti offrono nuove prospettive sulla dinamica delle aurore e su fenomeni atmosferici poco compresi, oltre a fornire informazioni preziose sugli effetti del volo spaziale sul corpo umano. Questi risultati aprono la strada a future missioni con equipaggio in orbite polari, ampliando le possibilità di ricerca e osservazione del nostro pianeta da angolazioni finora inesplorate!
Cosa ne pensi del successo di questa missione? Pensi che porterà dei grandi vantaggi nel campo scientifico ?
Articolo di: Claudia Consiglio
Fonti: Ansa
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