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L’ESA vuole costruire un nuovo ed incredibile razzo commerciale entro il 2028

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L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha recentemente annunciato l’intenzione di sviluppare un nuovo veicolo di lancio commerciale entro il 2028, segnando un passo significativo verso l’autonomia europea nel trasporto spaziale. Questa iniziativa , chiamata European Launcher Challenge, mira a rafforzare la competitività dell’Europa nel settore spaziale globale, attualmente dominato da attori come SpaceX. Essa è una gara d’appalto competitiva in 2 fasi.

Contesto e obiettivi

Durante il consiglio dell’ESA tenutosi a Siviglia nel novembre 2023, gli Stati membri hanno approvato una risoluzione che autorizza l’agenzia a lanciare una gara d’appalto per lo sviluppo di veicoli commerciali destinati al trasporto di merci da e verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) entro il 2028. Questo progetto rappresenta un primo passo verso la creazione di un veicolo con capacità di trasporto umano. Josef Aschbacher, direttore generale dell’ESA, ha sottolineato l’importanza di questo passo, definendolo “piccolo ma di grande impatto”. 

L’obiettivo principale è quello di emulare il successo del programma Commercial Orbital Transportation Services (COTS) della NASA, che ha permesso lo sviluppo di servizi di trasporto spaziale commerciali affidabili e competitivi. L’ESA intende adottare un approccio simile, collaborando con aziende europee per sviluppare veicoli di lancio che possano servire sia la ISS che future stazioni spaziali.

Logo dell’European Launcher Challenge.
Credit: ESA

Dettagli dei contratti e delle aziende coinvolte

L’ESA assegnerà un massimo di 169 milioni di euro a copertura di tutte le attività nell’ambito delle componenti A e B. Inoltre, vi è l’intenzione di assegnare contratti a 2 o 3 aziende europee innovative. Tra di esse figurano The Exploration Company, una startup franco-tedesca fondata nel 2021, e Thales Alenia Space, un fornitore franco-italiano di sistemi spaziali. Entrambe hanno ricevuto finanziamenti iniziali di 25 milioni di euro ciascuna per sviluppare servizi commerciali credibili verso l’orbita terrestre bassa entro il 2028.

La prima sta lavorando sul veicolo Nyx, mentre Thales Alenia Space mira a sfruttare la sua esperienza nel settore per sviluppare nuove soluzioni di trasporto spaziale. Questi contratti segnano un cambiamento significativo nella strategia dell’ESA, che passa da un modello di sviluppo interno a uno basato sull’acquisto di servizi da fornitori commerciali, simile all’approccio adottato dalla NASA con SpaceX.

Implicazioni per il futuro del trasporto spaziale europeo

Quest’iniziativa rappresenta un passo fondamentale verso l’autonomia europea nel settore del trasporto spaziale. Attualmente, l’Europa dipende in larga misura da fornitori esterni per l’accesso allo spazio, una situazione che l’ESA intende cambiare attraverso lo sviluppo di capacità interne. Il successo di questo programma potrebbe non solo ridurre i costi associati al trasporto spaziale, ma anche stimolare l’innovazione e la competitività nel settore spaziale europeo.

Inoltre, lo sviluppo di veicoli di lancio riutilizzabili è una componente chiave di questa strategia. Sono già stati avviati programmi come Prometheus, un motore a basso costo e riutilizzabile con una spinta nominale di 120 tonnellate, destinato ad alimentare una nuova generazione di lanciatori europei. Questi sforzi mirano a posizionare l’Europa come un attore chiave nel mercato globale dei lanci spaziali, offrendo soluzioni competitive e sostenibili.

Philippe Clar, direttore dei programmi spaziali civili di ArianeGroup (a sinistra), e il direttore dei trasporti spaziali dell’ESA Toni-Tolker Nielsen firmano le clausole contrattuali presso la sede centrale dell’ESA a Parigi, Francia, per il motore riutilizzabile Prometheus e il dimostratore dello stadio del razzo Themis, 20 novembre 2024.
Credit : ESA–S. Corvajaa

Sfide e prospettive

Nonostante l’entusiasmo, l’ESA dovrà affrontare diverse sfide per realizzare questi obiettivi. Il finanziamento iniziale di 75 milioni di euro è modesto rispetto agli investimenti effettuati da altre agenzie spaziali, come la NASA, che ha stanziato oltre 400 milioni di dollari per programmi simili. Pertanto, sarà cruciale attrarre ulteriori investimenti sia pubblici che privati per sostenere lo sviluppo e la realizzazione di questi veicoli. ​

Inoltre, la collaborazione tra i vari stati membri dell’ESA e le aziende coinvolte sarà determinante per il successo del programma. La competizione globale nel settore spaziale è intensa, con aziende come SpaceX che hanno già stabilito una posizione dominante. L’Europa dovrà quindi innovare e accelerare i propri sforzi per colmare il divario e offrire soluzioni competitive sul mercato internazionale.

Conclusione

Il razzo commerciale ESA previsto per il 2028 potrebbe cambiare per sempre l’equilibrio geopolitico e tecnologico dell’accesso allo spazio. Ma le incognite sono tante: ce la farà l’Europa a scrollarsi di dosso i ritardi cronici e competere davvero con SpaceX?

E tu, pensi che l’Europa sia pronta per una corsa allo spazio autonoma e sostenibile?
È davvero possibile sfidare i colossi con 75 milioni di euro?
O rischiamo di restare spettatori in una partita già decisa?

Articolo di : Claudia Consiglio

Fonti : Ansa , ESA , Startmag


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