Gli scienziati hanno recentemente effettuato una nuova scoperta su Marte, la quale sancisce delle prove di antichi laghi di acqua calda, un’importante avanzata nella nostra comprensione della storia climatica del pianeta rosso. Questa scoperta, pubblicata sul prestigioso giornale scientifico Science Advances, è stata realizzata grazie alle osservazioni del rover Curiosity della NASA.
Le prove a sostegno di questa scoperta
Questa nuova scoperta su Marte apre a interessanti possibilità di ricerca futura e potrebbe fornire indizi sulla possibilità di vita passata sul pianeta.
Le prove principali sono costituite da piccoli rilievi simmetrici, chiamati “ripple marks”, trovati nelle formazioni rocciose del cratere Gale. Questi rilievi sono piccole ondulazioni nella sabbia delle rive dei laghi, create dall’azione delle piccole onde generate dal vento. Questi rilievi indicano la presenza di acque poco profonde che erano aperte all’atmosfera marziana, non coperte da ghiaccio come alcuni modelli climatici avrebbero richiesto.
Gli scienziati stimano che questi rilievi siano stati formati circa 3,7 miliardi di anni fa, durante un periodo in cui si pensava che Marte stesse diventando più secco. Tuttavia, questa scoperta estende il periodo in cui l’acqua liquida era presente su Marte, ampliando le possibilità di abitabilità microbica più tardi nella storia del pianeta.
Un vitale mondo ormai estinto
La scoperta di questi antichi laghi di acqua calda è un’importante avanzata per la paleoclimatologia marziana. John Grotzinger, professore di geologia al Caltech e uno dei principali investigatori dello studio, ha dichiarato: “La scoperta di questi rilievi è un importante avanzamento per la scienza paleoclimatica di Marte”. Questa scoperta suggerisce che l’atmosfera e il clima di Marte fossero abbastanza caldi e densi da supportare l’acqua liquida aperta all’aria in quel periodo.
L’identificazione di questi antichi laghi di acqua calda estende il periodo in cui l’acqua liquida era presente su Marte, ampliando le possibilità di abitabilità microbica più tardi nella storia del pianeta. Questo è un passo significativo verso la comprensione della potenziale presenza di vita su Marte e delle condizioni climatiche che potrebbero aver supportato tale vita.
Articolo di: Claudia Consiglio