A partire da stasera, l’asteroide Vesta raggiungerà la massima magnitudine (5,7) e sarà quindi visibile a occhio nudo.
In che modo?
Vesta illumina il cielo di maggio
In queste notte di inizio maggio, gli appassionati, gli astrofili e tutti gli amanti dell’universo potranno assistere ad un fenomeno meraviglioso e suggestivo: l’asteroide Vesta sarà visibile a occhio nudo e senza l’ausilio di particolari strumenti ottici. Nonostante sia classificato come un “corpo piccolo” del Sistema Solare, Vesta è in realtà il secondo oggetto più massiccio della Fascia Principale degli asteroidi, nonché uno dei più brillanti. La sua luminosità attuale, che sfiora la magnitudine +5.4, lo rende al limite della visibilità ad occhio nudo, specialmente da luoghi lontani dall’inquinamento luminoso. In queste sere, però, la magnitudine arriverà sino a +5.7, rendendo questo corpo extraterrestre ancora più luminoso!

Credit: media.INAF
Che tipo di corpo extraterrestre è Vesta
Vesta è un asteroide scoperto nel 1807 dall’astronomo tedesco Heinrich Wilhelm Olbers. Possiede un diametro medio di circa 525 chilometri e costituisce uno dei pochi oggetti della Fascia degli Asteroidi ad aver sviluppato una differenziazione interna, vale a dire una struttura a strati (nucleo, mantello crosta) come i pianeti.
Composizionalmente, Vesta è caratterizzato da elementi pesanti come Fe e Mg. Difatti, la sua superficie è composta prevalentemente da basalti ricchi in pirosseni. La composizione mineralogica di Vesta è anche fortemente connessa a un gruppo di meteoriti ben noti: le eucriti, diogeniti e howarditi, che costituiscono le HED meteorites. Analisi spettroscopiche hanno confermato che queste meteoriti provengono proprio dalla crosta di Vesta.
Come osservarlo
Vesta raggiunge la massima visibilità in queste notti di inizio maggio 2025, grazie alla sua opposizione: un allineamento geometrico che lo vede opposto al Sole nel cielo (visto dalla Terra). In questo assetto, esso è alla minima distanza dalla Terra (circa 180 milioni di km) e anche completamente illuminato.
Attualmente, l’asteroide si trova nella costellazione della Vergine, non lontano da Spica. Sarà osservabile tra le ore 22.00 e le 02.00, ma attenzione: solo in condizioni favorevoli (cieli limpidi e bui, nessuna contaminazione luminosa).
Tuttavia, bisogna fare i conti con la realtà. Individuare Vesta non è affatto semplice: infatti, è quasi impossibile distinguere l’asteroide da una normale stella pulsante nel cielo notturno. Cosa buona e giusta, se si vuole riuscire nell’impresa, è munirsi di una carta stellare. Altra cosa: Vesta, essendo un oggetto del Sistema Solare, si muove molto più lentamente rispetto alle stelle che sono lontane. Ciò significa che, tra la volta celeste in movimento durante la notte, Vesta sarà l’oggetto luminoso più “fermo” rispetto alle stelle.
Badate, si tratta di movimenti fittizi!

Conclusione
Queste notti saranno magiche per gli astrofili e per tutti gli appassionati dell’Universo. Approfittare di questi momenti per osservare Vesta significa entrare in contatto diretto con un corpo che ha vissuto la storia primordiale del Sistema Solare.
Sarà impegnativo e faticoso, ma vi auguro una buona fortuna e una buona “caccia”!
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Chi sarà con gli occhi al cielo?
Fonti:
Russell, C.T. et al. (2012). “Dawn at Vesta: Testing the Protoplanetary Paradigm”. Science, 336(6082), 684-686.
McCord, T. B. et al. (1970). “Spectral reflectivity of the asteroid Vesta”. Science, 168(3938), 1445-1447.
Binzel, R. P., & Xu, S. (1993). “Chips off of asteroid 4 Vesta: Evidence for the parent body of basaltic achondrite meteorites”. Science, 260(5105), 186-191.
Marchi, S. et al. (2012). “The violent collisional history of asteroid 4 Vesta”. Science, 336(6082), 690-694.
NASA Jet Propulsion Laboratory. (2011-2012). Dawn Mission to Vesta and Ceres.
Articolo di: Giovanni Fanelli