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La nuova e incredibile era della Space Economy in Italia è appena iniziata

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La Space Economy in Italia
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La Space Economy è ormai una realtà concreta e in rapida espansione, e l’Italia si sta ritagliando un ruolo da protagonista in questa rivoluzione globale. Con investimenti pubblici e privati, strategie lungimiranti e un ecosistema scientifico-tecnologico d’eccellenza, il nostro paese è pronto a guidare l’esplorazione e la valorizzazione dello spazio. Ma cosa significa davvero “Space Economy” e perché oggi, più che mai, l’Italia è al centro di questa nuova corsa verso il Cosmo ?

Cos’è la Space Economy e perché l’Italia ha un ruolo chiave ?

Questo termine si riferisce all’insieme delle attività economiche che coinvolgono la produzione, distribuzione e utilizzo di risorse e servizi spaziali. Include satelliti, telecomunicazioni, osservazione della Terra, lanciatori, esplorazione interplanetaria, turismo spaziale e molto altro.
Secondo l’OECD ( Organisation for Economic Co-operation and Development) , nel 2022 il valore globale della Space Economy ha superato i 470 miliardi di dollari, con una crescita annua del 6-8% prevista fino al 2030 ( OECD Space Economy Report 2023 ). In questo scenario, l’Italia è uno dei pochi paesi europei ad avere una filiera completa del settore spaziale: dalla progettazione di satelliti al lancio, fino all’utilizzo dei dati e delle tecnologie a terra.

Immagine generata con AI rappresentante il concetto di Space Economy in Italia.

Il piano strategico italiano

Nel 2022, l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ha varato un piano pluriennale per rafforzare la competitività italiana nello spazio. Tra i fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e quelli europei, oltre 4,5 miliardi di euro sono stati destinati allo sviluppo della Space Economy nel nostro Paese( ASI – Piano Triennale 2022-2024 ).

Questo piano include:

  • Costellazioni satellitari per l’osservazione della Terra, come IRIDE, un progetto da 1,1 miliardi di euro sviluppato in collaborazione con ESA e destinato a monitorare ambiente, clima e territorio;
  • Programmi di micro-lanciatori e accesso autonomo allo spazio;
  • Supporto a start-up e PMI innovative nel settore aerospaziale.

L’Italia tra i leader europei

L’Italia è la terza potenza spaziale europea, dopo Francia e Germania, e vanta realtà industriali di primo piano. Aziende come Thales Alenia Space Italia, Avio, Telespazio e Leonardo sono coinvolte in programmi internazionali come Copernicus, Galileo, Artemis e ExoMars.

Un esempio su tutti: il lanciatore Vega-C, sviluppato da Avio a Colleferro (RM), è uno dei principali vettori europei per missioni in orbita bassa. Il contributo italiano alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) è stato fondamentale anche nella realizzazione dei moduli pressurizzati, costruiti proprio in Italia.

Stemma della Thales Alenia Space Italia.
Credit: Thales Alenia Space Italia

Università, ricerca e start-up: un ecosistema fertile

Il sistema accademico italiano gioca un ruolo essenziale nella Space Economy. Poli di eccellenza come il Politecnico di Milano, l’università La Sapienza, il Politecnico di Torino e la Scuola superiore Sant’Anna stanno formando una nuova generazione di ingegneri spaziali.

Inoltre, si sta registrando un boom di start-up aerospaziali italiane, tra queste spiccano:

  • D-Orbit, attiva nella logistica orbitale e nello smaltimento dei satelliti dismessi;
  • Leaf Space, che fornisce servizi di comunicazione per nanosatelliti;
  • Argotec, coinvolta nelle missioni Artemis della NASA.

Il progetto “Space Factory” di Torino, inaugurato nel 2023, è la prima filiera produttiva interamente dedicata alla realizzazione di piccoli satelliti e capsule abitative per missioni lunari.

L’Italia nello spazio di domani

La Space Economy non è solo alta tecnologia: ha un impatto diretto sulla vita quotidiana dei cittadini. I dati spaziali sono fondamentali per:

  • Gestione dei disastri naturali;
  • Previsione climatica;
  • Agricoltura di precisione;
  • Mobilità intelligente e 5G.

L’Italia punta anche su una visione a lungo termine: partecipazione ai programmi lunari e marziani, sviluppo di infrastrutture orbitanti, cooperazione internazionale in chiave geopolitica e sostenibile. Il Polo Strategico Nazionale Spaziale ( PSNS ), istituito nel 2024, coordina tutte le attività spaziali nazionali in sinergia con ASI, ESA e l’industria.

Immagine generata con AI rappresentante il concetto della Space Economy applicata in Italia.

Conclusione

Tutto questo non è un sogno del futuro: è già realtà. E l’Italia ha deciso di non restare a guardare, ma di diventare protagonista con competenze, visione e concretezza. Dalla progettazione di satelliti ai nuovi mestieri spaziali, dalle università alle imprese, il nostro paese ha tutte le carte in regola per cavalcare questa rivoluzione.


E tu, sei pronto a guardare lo spazio non più come un mistero… ma come un’opportunità concreta, anche italiana?

Articolo di: Claudia Consiglio

Fonti: Ansa

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