Il mistero dello spazio non smette mai di stupirci, nemmeno quando si tratta di un’immagine catturata da Google Earth. Durante le ricerche, appassionati e curiosi si imbattono in scenari inaspettati che raccontano storie di tecnologia, velocità e un pizzico di stranezza.
Il contesto della scoperta
Navigando su Google Earth alla ricerca di paesaggi insoliti, non è raro imbattersi in immagini che raccontano molto più di quanto sembri. Qualche anno fa, utenti e investigatori online condivisero un’immagine virale in cui un B-2 stealth bomber, in volo sul Missouri, risultava leggermente sfocato per via del movimento, mentre le campagne sottostanti offrivano una nitidezza sorprendente. Questo episodio aveva aperto la strada a domande e curiosità sul potere degli strumenti di osservazione digitale.
L’apparizione spettrale del satellite
Recentemente, una nuova scoperta ha attirato l’attenzione degli appassionati di tecnologia spaziale. Se si effettua uno zoom nella campagna del Nord del Texas, precisamente in un’area boschiva situata in una riserva naturale a circa 100 chilometri a nord di Dallas, appare l’immagine di un satellite. In maniera quasi surreale, l’oggetto si ripete in 5 tonalità diverse, ciascuna generata da specifiche bande spettrali. L’effetto risultante ricorda più un’apparizione fantasma che una semplice fotografia, invitando a riflettere sulle dinamiche della velocità e della luce in orbita.

Credit: Google Earth
Dati tecnici e confronto con altri oggetti volanti
Dal punto di vista tecnico, i satelliti che orbitano nella fascia bassa terrestre volano a quote ben superiori rispetto a quelle di un B-2, raggiungendo altitudini fino a 40 volte maggiori e velocità che possono superare i 27.000 km/h, ovvero circa 30 volte la velocità di un aereo militare. Attualmente, in orbita si contano oltre 9.300 satelliti attivi, accompagnati da migliaia di detriti spaziali, mentre l’Aeronautica degli Stati Uniti dispone di soli 19 bombardieri stealth operativi.
La foto in questione, condivisa la scorsa settimana all’interno di una community su Reddit, ha fatto subito discutere. Alcuni esperti hanno ipotizzato che l’oggetto assomigli a un satellite della costellazione Starlink, in particolare a un modello Starlink V2 Mini, caratterizzato da due pannelli solari che, estesi, possono coprire circa 30 metri. Con oltre 7.000 satelliti Starlink attivi, non sorprende che una delle prime catture di questo tipo possa rivelarsi uno di essi. Al contempo, altre voci tra gli utenti hanno suggerito che l’oggetto potrebbe essere invece un satellite cinese per l’imaging terrestre, identificato come Ziyuan 3-02, che operava nella stessa area della piattaforma Airbus Pleiades.
L’interpretazione dell’immagine e le tecnologie coinvolte
I satelliti Pleiades, di proprietà di Airbus, sono noti per la loro elevata risoluzione e per la capacità di scattare immagini in molteplici bande spettrali. Secondo i dati, la foto in questione è stata acquisita il 30 novembre 2024. La particolarità di questa immagine risiede nella combinazione di fotografie scattate in sequenza in canali diversi: near-infrared, rosso, blu, verde e infine una versione in panchromatico, che fornisce la massima definizione.
L’effetto sorprendente, il satellite che appare 5 volte nelle sue diverse tonalità, è il risultato della rapidità dell’oggetto, che viaggia quasi a 5 miglia al secondo, e della tecnica di esposizione dei moderni sensori. Mentre nel caso del B-2 il movimento causava una lieve sfocatura, qui, grazie alla combinazione delle diverse bande spettrali, si ottiene una rappresentazione stratificata e quasi poetica del passaggio del satellite. Le diverse registrazioni sovrapposte rivelano dettagli fondamentali, mostrando come la tecnologia attuale sia in grado di catturare, in frazioni di secondo, informazioni che appaiono quasi impossibili da cogliere ad occhio nudo.
Conclusione
Infine, l’episodio è anche un invito a riflettere sul continuo evolversi degli strumenti digitali e sul modo in cui essi stanno cambiando la nostra percezione dello spazio. In un’epoca in cui la tecnologia diventa sempre più sofisticata, ogni immagine rappresenta una finestra aperta su un universo in continuo movimento, dove ogni dettaglio può svelare nuove verità e stimolare ulteriore curiosità.
La differenza tra il movimento sfumato di un B-2 e la precisione delle immagini satellitari fa pensare: quali altri segreti potrà svelare il cielo digitale nei prossimi anni?
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Articolo di: Claudia Consiglio
Fonti: ArsTechnica