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Una coppia di stelle esploderà a 150 anni luce da noi

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Di recente è stata scoperta una particolare coppia di stelle, due nane bianche unite in un sistema binario, destinate ad esplodere in una supernova. Questo evento produrrà un brillamento visibile fino a dieci volte più della nostra luna piena in un cielo notturno.

La scoperta della coppia di stelle

L’osservazione delle nane bianche in questione si deve agli astronomi dell’ università di Warwick, tra cui James Munday. Le sue prime dichiarazioni riportano che “Per anni, questi sistemi binari locali e massicci, formati da due nane bianche, sono stati soltanto teorizzati“. “Quando ne ho individuato uno per la prima volta, con una massa così elevata e alle porte della nostra galassia, mi sono subito emozionato”.

In effetti le due stelle che compongono il sistema sono in rotta di collisione tra loro, e andranno irrimediabilmente a produrre una supernova di “tipo Ia”. Stiamo parlando di un’esplosione cosmica che si verifica quando una nana bianca accumula massa oltre il proprio limite critico generando una reazione termonucleare.

Il dottor Munday ha dunque scoperto come la coppia di stelle in questione sia seprata da una distanza pari ad appena un sessantesimo della distanza Terra-Sole, rendendo tale catasrofico evento inevitabile. Attualmente la più massiccia delle due sta sottraendo materia alla compagna, avvicinandosi progressivamente al punto critico.

La coppia di stelle orbita con un periodo di 14 ore, ma l’emissione di onde gravitazionali le farà avvicinare fino a farle muovere talmente velocemente da raggiungere il completamento di un orbita in poche manciate di secondi.

Perchè è importante questa scoperta?

Innazitutto sembrerebbe il sistema più massiccio del suo tipo mai confermato.

Ingrid Pelisoli, dell’Università di Warwick dichiara: “Si tratta di una scoperta molto significativa. Trovare un sistema di questo tipo alle porte della nostra galassia è un’indicazione del fatto che devono essere relativamente comuni, altrimenti avremmo dovuto guardare molto più lontano per poterli incontrare».

E prosegue: «La scoperta di questo sistema non è però la fine della storia: la nostra indagine alla ricerca di progenitori di supernove di tipo Ia è ancora in corso, e ci aspettiamo altre entusiasmanti scoperte in futuro. A poco a poco, ci avviciniamo alla soluzione del mistero sull’origine delle esplosioni di tipo Ia“.

Pur considerando la relativa vicinanza al nostro sistema solare, solo 150 anni luce, questa supernova non rappresenterà un pericolo per la Terra, ma solo una preziosa occasione di studio per migliorare la nostra comprensione dell’universo.

Riusciremo ad osservare lo spettacolo di questa coppia di stelle?

Abbiamo pocanzi anticipato che l’evento non porterà alcun pericolo per la Terra, e ciò vale soprattutto per noi viventi, in quanto sfortunatamente le previsioni temporali non possono dirsi così confortanti per gli appassionati di supernove.

Gli studi sul sistema binario in questione (meglio denominato WDJ181058.67+311940.94), parlano di un’attesa piuttosto impegnativa: circa 23 miliardi di anni. Dunque non disperiamo, dopotutto il Sole sarà già diventato una gigante rossa inghiottendo la Terra molto prima di allora, tra soli cinque miliardi di anni.

E tu, lo sapevi che era stata scoperta questa sensazionale coppia di stelle? Scrivicelo nei commenti, oppure esplora gli altri articoli di Astrocuriosità!

Fonti: INAF, Nature.

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